PESCASSEROLI – Il lago incantato

Lago di Barrea

Oggi gioco in casa.
Lavoro nella mia terra.

E, avendo fissato il primo appuntamento in tarda mattinata, posso permettermi il lusso di partire con calma.
Ne approfitto per fare tutte quelle piccole cose che di solito non riesco a fare, per mancanza di tempo o perché non sono ad Avezzano.

Decido di sostituire le gomme termiche: segno che l’inverno ha ormai ceduto il passo alla primavera.
Ed è proprio lì, in officina, che accade qualcosa di impensabile.

La signora Daniela, responsabile della fatturazione, mentre legge i miei dati anagrafici, alza lo sguardo e mi chiede:

«Ma lei è quello del Diario di un viaggiatore scolastico

Resto attonito, quasi senza parole.
Sono così sorpreso da quella domanda che il telefono mi scivola dalle mani.
Sbarro gli occhi.
Non avevo mai considerato davvero questa possibilità.
Sto diventando famoso?
Sono incredulo… ma felice.

Certo, gli accessi al blog crescono giorno dopo giorno, ma trovarmi di fronte a una lettrice in carne e ossa — che per di più mi confida di leggermi spesso e con interesse — è un’altra cosa.

Terminato il lavoro in officina, saluto e parto in direzione Sulmona, la città che diede i natali a Ovidio.
La patria dei confetti… e della Madonna che scappa.
Una straordinaria solennità mariana, in cui la statua della Vergine corre incontro al Figlio risorto, tra brividi ed applausi liberatori.

Arrivo a scuola.
Rivedo persone che stimo, che non vedevo da tempo, e ne sono felice.
Un viaggiatore scolastico come me porta nelle scuole nuove tecnologie e soluzioni concrete.
È questo il motivo per cui sono qui.
La soddisfazione del personale e dei nostri clienti è il senso più profondo del mio lavoro.

Riparto, stavolta verso Pescasseroli.
Attraverso il magnifico Piano delle Cinque Miglia, Roccaraso, Castel di Sangro…
Quanta strada ho percorso qui, anni fa.

La mia mente corre indietro, a quando — giovane tecnico informatico — esploravo questi territori per far visita ai miei clienti.
Li ricordo ancora tutti.
Il paesaggio, invece, sembra immutato: incontaminato, affascinante, familiare.

Entro nella zona del Parco Nazionale d’Abruzzo.
Che splendore, che magia.
L’incantevole regno degli orsi, dei lupi, dei camosci.
Il parco più famoso — e più antico — d’Italia.

Ecco il lago di Barrea.
Qui regna il silenzio, come se fosse stato dipinto nel quadro perfetto della natura.

Raggiungo la scuola, meta dell’incontro.
Una quindicina di insegnanti mi aspettano.
Leggo nei loro sguardi una vera fame di informazioni.
In questi luoghi così periferici, l’arrivo di novità tecnologiche è atteso come se venisse… dalla Luna.

Anche oggi il Registro ha convinto.
Ha lasciato il segno.

Terminato il lavoro, riparto.
Mi immergo di nuovo in questa natura paradisiaca, che da troppo tempo avevo dimenticato.
Eppure la sento mia.
Sento che ci apparteniamo.

È qui.
È la mia terra: l’Abruzzo. #abruzzo #lagodibarrea #parconazionaledabruzzo

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