Sono a Lecce, splendido capoluogo salentino, capitale del barocco di Puglia.
Spesso mi concedo lunghe passeggiate nel centro della città, e ancora oggi, quando il tempo lo permette, ne approfitto per lasciarmi affascinare dalle sue meraviglie.
Lecce ha sempre qualcosa di nuovo da raccontarmi.
Questa mattina visiterò una scuola cittadina.
L’appuntamento è fissato per le 10:00.
Mi reco all’istituto, dove sono già stato in passato. Mi accolgono alcuni docenti che stavano aspettando il mio arrivo.
Mi informano che l’incontro di oggi non sarà rivolto a tutto il corpo docente, ma a un gruppo ristretto che si occuperà poi di formare gli altri colleghi.
Una modalità sicuramente più efficace: permette di approfondire meglio i contenuti, di scendere nei dettagli.
Il gruppo è ben preparato. Le domande che ricevo sono puntuali, competenti, centrate.
Tre ore intense, che alla fine ci lasciano tutti soddisfatti per il lavoro svolto.
Alle 13:15 saluto e riparto, diretto verso Maglie.
Lì mi attende un rapido incontro con alcuni insegnanti, per chiarire alcuni aspetti del Registro elettronico.
Qui si chiude la giornata lavorativa: sono ormai le 14:45.
Con il mio amico Giuseppe decidiamo di mangiare qualcosa al volo.
Ci dirigiamo verso l’area di servizio — la stessa dalla quale eravamo partiti il primo giorno della settimana.
Un panino al prosciutto, una bottiglietta d’acqua, seduti uno di fronte all’altro a tirare le somme.
Siamo entrambi soddisfatti.
Riparto per tornare a casa.
Costeggio l’Adriatico: Brindisi, Ostuni…
Le stradine sterrate che scendono verso la spiaggia.
Le torri sul mare, tipiche bellezze paesaggistiche di questa terra.
Anche oggi lascio la Puglia.
Ma è solo un arrivederci. #puglia #lecce
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