Sono giunto al venerdì.
Ancora una giornata da portare a termine, e paradossalmente, forse sarà la più dura.
Dopo l’incontro del pomeriggio con i docenti, mi attende un altro impegno: il lungo viaggio di rientro verso casa.
Dopo le consuete operazioni di check-out, alle 10 lascio l’hotel e mi metto in viaggio verso Mangone, un piccolo comune in provincia di Cosenza, incastonato tra le colline e abitato da poco più di 1800 anime.
Ho ancora un po’ di tempo, così scelgo di non prendere l’autostrada.
Preferisco la statale, che si snoda tra curve e salite, attraversando un paesaggio silenzioso e rigoglioso. La strada di montagna si inerpica tra tornanti, e il panorama si apre generoso: vallate verdi, profili ondulati e un cielo limpido a fare da cornice.

Raggiungo la scuola. Un collaboratore mi accoglie e mi indica l’ufficio della dirigente.
Scendo una rampa di venti gradini: gli uffici di segreteria si trovano nel seminterrato.
La dirigente mi riceve con cordialità e, come spesso accade in questi luoghi di scuola vera, fa subito preparare un caffè. Un piccolo rito, semplice e prezioso.
Mentre aspettiamo, scambiamo qualche parola. Mi racconta della sua realtà: la struttura, le dotazioni, le difficoltà quotidiane.
Poi mi presenta il personale di segreteria: gentile, disponibile, pieno di quella dignità silenziosa che abita i retroscena della scuola.
Nel pomeriggio, qualche intoppo tecnico: la rete non funziona. Ci spostiamo in un’altra aula, grazie alla prontezza di due collaboratori che, con la disponibilità generosa di chi sa adattarsi, sistemano in fretta i posti a sedere.
Tutto è pronto.
L’aula è piccola, il gruppo è numeroso: insegnanti della primaria e della secondaria, sistemati alla meglio, ma attenti e curiosi. Molti di loro usano già altri registri elettronici, ma non risparmiano osservazioni e apprezzamenti. Il confronto è vivo, sincero, schietto.
Due ore intense.
Alle 17.45 termina la formazione.
Ora mi aspetta l’ultima fatica: il viaggio di ritorno.
La strada corre veloce. Il sole, come un compagno discreto, mi accompagna nel suo lento declinare. Lo vedo scendere all’orizzonte, tingere di rame le colline, poi svanire.
Il buio cala, ma sono quasi arrivato.
Ancora qualche chilometro.
E finalmente a casa.
È da qui, da questa scrivania familiare, che vi scrivo e condivido l’emozione di una nuova, intensa giornata scolastica.
#mangone #calabria #diariodiunviaggiatorescolastico
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