La Sicilia dei segreti. Eccomi qua!
Tornano le belle giornate e torna anche l’ispirazione per continuare a raccontare le mie storie di viaggiatore scolastico, un’avventura iniziata circa un anno fa.
Il lavoro mi ha portato nella bella terra di Sicilia.
Avevo già narrato la sua bellezza in altre pagine del mio blog, ma ogni volta che ci torno sento come l’istinto di raccontarne le sensazioni.In questa settimana mi sposterò in tutta l’isola. Ho lasciato Palermo questa mattina quasi alle 08.00. Ormai l’inverno sta dando spazio alla primavera e questa terra inizia a mostrare il suo lato più bello.
Mi sposto lungo la costa, sull’autostrada che mi porta verso Cefalù. E’ uno splendore. La luce del sole riflette sul letto del mare e fa brillare tutto attorno a se’. La temperatura già dalle prime ore del mattino è gradevole.
Arrivo a destinazione e dopo i saluti consueti mi metto al lavoro. Mi affiancano due tecnici della scuola: Giuseppe e Armando.

Ormai siamo diventati amici. Ragazzi in gamba, molto preparati, disponibili. Il loro supporto e’ indispensabile. Mi sposto in tutte e due le sedi dell’ istituto. Saluto la dirigente e la segretaria. Alle 14.00 come previsto termino I’ attività.
Mi rimetto in macchina.
Dall’incanto di questo luogo dove la dolcezza del mare mi rimanda già l’odore di salsedine, tipico dei posti di mare, mi sposto verso l’interno. Un paesaggio completamente diverso. Sento che devo quasi spalancare gli occhi per fermare le immagini ed osservarlo attentamente. Le valli iniziano a rinverdire e si susseguono .
Le mandrie di mucche brucano l’erba fresca lasciata dalla piogge incessanti dei periodi che stanno passando. Caltanissetta, Canicattì. Le città più nominate, ma meno conosciute di questa splendida Sicilia.
E così nel giro di un paio d’ore sono ad Agrigento.
Un luogo incantato. Il fascino della Valle dei Templi rende questo posto “mistico”. Sicuramente uno degli spettacoli “naturali” più sconvolgenti della regione.
Resterò qui tre giorni. Avrò ancora tanto da raccontare di questa terra dove non fermarsi è come ignorare parte del nostro passato ed e’ come rinunciare ad una sorpresa che ti entra nel cuore.
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