Corre il treno che mi porta verso Parma. Questa volta sono io a dover partecipare ad un corso. Corre veloce lungo la costa. Guardo l’orizzonte. Alla pioggia intensa si alternano sprazzi di sole. Il colpo di coda marzolino ci regala però un arcobaleno che meravigliosamente compare nel cielo di questo viaggio e allora anche quella pioggia sembra essere più allegra.
E quell’arcobaleno scalda il cuore. Quanta gente circola sui treni. Il punto di vista sull’umanità sembra diverso visto dal treno. Gente che parte, che arriva. Un giovane papà passeggia lungo il corridoio centrale con una piccola bimba che non ha ancora il passo stabile. Lei mi guarda… è bellissima !
Le sorrido e quando mi passa accanto dalle braccia del papà allunga le sue verso di me. Che emozione !!
I bambini. La generazione futura. Ed allora la mia mente riprende a navigare.
Con lo sguardo perso in quel paesaggio che corre. Corre via veloce come il treno. Da genitore prima e da formatore poi rifletto sul mio ruolo, più o meno importante, nei confronti di quelli che saranno i futuri papà, i futuri manager, i futuri viaggiatori.
Ascolto musica. Provo a leggere .
Ad un tratto le parole di una canzone mi riportano indietro nel tempo. La ascolto e riascolto più volte e mi dà la stessa emozione delle braccia tese verso di me di quella bimba.Intanto il treno corre.
Si susseguono le stazioni. I posti rapidamente si liberano per occuparsi di nuovo. Improvvisamente sento la necessità di scrivere e raccontare questo mio nuovo viaggio.
Questa volta lo faccio mentre le sensazioni sono vive nel mio cuore, nella mia mente.Leggo qualche messaggio che mi arriva . La mia mente ora pensa all’arrivo.
Manca ancora un’ora. Sono quasi arrivato a Bologna. Quanta buona musica in questa città . Dalla, Guccini, Carboni, Cremonini. Sono quelli che ricordo immediatamente!
Il treno si ferma. Così come il mio racconto di oggi.
Ma non si ferma la passeggiata di quel giovane papà con la bimba in braccio!
No responses yet