PALESTRINA – Il segreto dell’insegnare è nel saper apprendere

Sono le 06.40. Apro il frigo, taglio una fetta di torta al cioccolato e bevo un caffè latte. Sarà il mio carburante di questa intensa giornata. 

Anche la macchina ha bisogno di rifornimento e dopo una breve sosta in area di servizio riprendo il cammino sulla A25. Direzione Palestrina (Rm). 

La natura ancora verde e rigogliosa delle montagne abruzzesi fa da scenario al mio percorso. Incantevole ! 

08.20 sono sul posto. Mi accoglie una elegante e gentilissima Dirigente che mi offre un caffè. Nelle sue domande e nei suoi occhi si legge tutto l’entusiasmo. Vado in segreteria. Conosco il Direttore Amministrativo e dopo una breve preparazione inizio la formazione degli assistenti amministrativi.

Alle 10.30 si passa agli insegnanti. Una saletta non grandissima. E’ stracolma. Saranno sessanta, forse settanta. Più e meno giovani ma tutti curiosi, alcuni forse timorosi. Inizio a parlare. 

Con la voce squillante, il sorriso e qualche battuta cerco di rompere il ghiaccio ed abbattere quella sottile barriera di diffidenza che si è creata nei confronti del Registro elettronico. Presto tutti i presenti si sentono coinvolti. Hanno la certezza ormai che questa piattaforma rappresenta realmente il futuro. Tante domande. Ma tutte con una risposta. Dopo due ore chiudiamo. 

Palestrina

Mentre attendo di entrare nella stanza della Dirigente per salutare, un quadro appeso alla parete mi colpisce. Un aforisma di Seneca: “Quando insegnano, gli uomini imparano” Resto lì impietrito a pensare come una frase così breve sia così tanto vera. 

Quella frase così antica è il succo della mia professione. La Dirigente mi riceve. Scambiamo qualche impressione insieme. Ci salutiamo con la promessa strappata di un nuovo appuntamento a breve. Salgo in macchina e mi dirigo verso Roma. 

Un panino veloce in un bar e alle 14 un altro incontro. Una scuola molto più grande. Il Dirigente e un docente mi raggiungono lungo il corridoio. Dopo i saluti di rito ci mettiamo al lavoro. Oggi pomeriggio non ci sarà un incontro collegiale. 

Poche persone ascoltano le mie parole e le mie indicazioni. In un’ ora e mezza abbiamo finito. Vado via con sensazioni completamente diverse da quelle della mattina.

Nel viaggio di ritorno il mio amico fraterno Domenico per me “Prof” mi racconta la sua giornata. Anche lui è un viaggiatore. Passiamo tanto tempo al telefono. Percorriamo tanti chilometri insieme. Ci facciamo compagnia e così la strada sembra più breve.

Arrivo a casa e mi metto subito al lavoro per raccontare questa giornata. Quanto ho imparato mentre ho insegnato!

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