Oggi sono diretto a Nord. Firenze mi aspetta!
Mi emoziona solo pensarla. Una delle più belle città d’ Italia. Impossibile resistere al suo fascino.
La sua bellezza ammalia. Le stradine strette del centro storico mi riportano indietro nel tempo. Il fascino dei lungarni, le chiese e i monumenti mozzafiato.
Tutto il mondo ci invidia per questa meravigliosa città. Quando si pensa all’Italia all’estero, si pensa a Firenze e tra le grandi città credo che sia quella ancora “vivibile”. L’ incontro è fissato per le 15.30 ed allora ho il tempo per organizzare gli spostamenti.
Ho appuntamento con Valerio all’ uscita dell’ autostrada Incisa – Valdarno e puntualmente sono lì alle 12.00.
Ci fermiamo a mangiare qualcosa e ci dirigiamo alla stazione di Santa Maria Novella dove arriverà il nostro collega Massimo.

L’ ultima volta c’ero stato circa venti anni fa… È rimasta com’era, segno di una Firenze che cambia ma che mantiene il fascino delle bellezze cittadine. Anche il suo treno è in orario. Giusto il tempo di prendere qualcosa insieme al bar e via verso la scuola.
Qualche insegnante è già arrivato. Ci affrettiamo a sistemare l’ aula: video, audio, luci. Alle 15.30 siamo pronti e anche la platea è sistemata.
Da tempo non ricordavo un incontro così intenso. Quasi quattro ore senza interruzioni, senza break. I docenti, per niente annoiati, ascoltano le nostre parole e partecipano interessati all’ evento. È presente anche il Dirigente scolastico della struttura che ci ospita. Anche lui con piacere nota che le nostre innovazioni sono utili ed interessanti.
Ci rimettiamo in macchina. Massimo rischia di perdere il treno per il rientro. A tutta velocità verso la stazione: ce l’ abbiamo fatta! Ora io e Valerio riprendiamo l’ autostrada.
A Incisa ritrovo la mia macchina e continuo il viaggio da solo. Mi fermo in un autogrill per mangiare velocemente qualcosa.
È molto tardi, ma Firenze è nei miei occhi.
Rientro a casa che mancano pochi minuti a mezzanotte. Pochi istanti per mettere il pigiama e sono a letto. Neanche il tempo di ripensare a questa intensa giornata e già dormo. Per fortuna quando sogno non sogno di viaggiare…
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