ISOLA DELLE FEMMINE – Tante culture, tanto cuore.

Giornata piovosa quella che mi attende oggi, anche se il panorama da questo hotel ha il fascino sensuale del Mediterraneo.

Mi immergo nell’ intenso traffico cittadino e il contrasto tra i cumuli di rifiuti che incontro sulla strada e la tipica bancarella del pesce fresco mi sconvolge .

Il Viale delle Scienze e’ congestionato e quasi rischio di arrivare in ritardo. 

Oggi mi attende Isola delle Femmine.

Dalla strada riesco a scorgere l’ isolotto che si narra un tempo essere stata una prigione femminile. Si vedono i resti della Torre diroccata, una delle bellezze più rare del patrimonio artistico italiano.

Dall’ isola sento arrivare e avvolgermi una sensazione di pace e tranquillità, caratteristiche tipiche della mia personalità, ma non di certo della mia vita quotidiana di viaggiatore scolastico, quando la frenesia dei ritmi mi trascina via velocemente e, insieme con la mia voglia di serenità, si porta via le mie giornate.

Entro a scuola e mi riceve un dirigente dai modi eleganti . Capisco subito che si tratta di una persona in gamba. Riesco a stabilire subito un contatto.

Abbiamo qualche problema, ma riusciamo poco più avanti a risolverlo con l’ aiuto di un abile tecnico.

Procediamo con l’ attività stabilita. Nel pomeriggio mi reco in un grosso istituto palermitano. Uno di quegli istituti dai numeri stratosferici.

Trovo il Dsga e tutto il personale della segreteria didattica ad ascoltarmi. Chiuso l’ incontro mi fermo a scambiare qualche parola con due applicati di segreteria ed è qui che raccolgo il materiale per il mio racconto.

Uno dei due mi mostra orgoglioso sul pc le foto della sua famiglia, mi racconta del suo impegno nel sociale e colgo in lui un grande senso di responsabilità ed una forte spinta alla carità.

L’ altra mi racconta della sua appartenenza ad una comunità e delle quotidiane difficoltà che sperimenta ogni giorno in questo territorio .

Togliere i ragazzi dalla strada e’ la sua missione e l’ orgoglio con il quale lo racconta è per me un dono prezioso.

Vado via dalla scuola più ricco ! Soddisfatto non per quello che ho dato, ma per i segni di umanità che mi hanno trasmesso e che ognuno di noi dovrebbe custodire dentro di se’.

Torno in hotel. Palermo, Palermo: tanti scenari, tanti punti di vista, tante culture, ma qualunque sia l’ angolo che scelgo, il panorama mi incanta e mi conquista.

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