Stamattina mi sono alzato più euforico del solito.
Oggi si torna a casa!
Metto in ordine le ultime cose, perché la valigia – quella – era pronta già da ieri sera.
E via, verso una nuova giornata.
Destinazione: Cefalù (PA), nota località turistica, spesso scelta come scenario per set cinematografici.
Persino la voce del navigatore, stamattina, mi sembra più allegra.
La radio.
Una vera risorsa.
L’unica grande, fedele compagna di viaggio.
Mi aiuta, mi consiglia, mi informa, mi ravviva.
Mentre la strada passa veloce sotto le ruote, una voce pronuncia parole che mi colpiscono:
“La mente e il corpo sono in strettissima relazione.
Impensabile dissociare i comportamenti dell’una e dell’altro.
È il più grande errore che si possa commettere, in ogni aspetto della nostra vita!”
Quelle frasi rimbombano da stamattina nella mia testa, come l’eco assordante di un grosso edificio vuoto.
Visito la scuola.
La dirigente e due docenti ascoltano le mie parole quasi ipnotizzati.
Alla fine, leggo nei loro volti la soddisfazione per quanto hanno visto.
Il nostro è un arrivederci.
Alle 14:30 ho un nuovo incontro: i docenti di un istituto comprensivo mi aspettano.
Ancora un po’ di strada da percorrere.
Si inizia quasi in orario, ma la mia mente è già in volo, verso Roma…
Finito.
Mi dirigo in fretta verso l’aeroporto.
Un passaggio a livello blocca momentaneamente la mia corsa, veloce come il treno che passa.
Effettuo il classico controllo per raggiungere il gate e, in attesa dell’imbarco, ripenso alla mia giornata.
Intensa.
Non ancora terminata.
E mi torna in mente quell’articolo scritto tanto tempo fa per un giornalino scolastico:
Mens sana in corpore sano! #cefalù
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