Ultimo giorno di questa bella – quanto faticosa – settimana trascorsa con il mio collega Luigi.
Un lavoratore instancabile, una persona educatissima, dai modi gentili e garbati.
Il nostro rapporto di amicizia è davvero schietto e sincero.
Trascorrere questi giorni insieme a lui è stato di grande aiuto, una compagnia preziosa e un’occasione di crescita professionale.
Ci si confronta, si riflette su quegli aspetti che permettono a entrambi di migliorare.
Stasera percorreremo un tratto di strada insieme fino a Rende, per rientrare definitivamente domani mattina.
Abbiamo condiviso il viaggio, gli spostamenti, le scuole, le impressioni, le disavventure… e naturalmente i post di questo blog.
Grazie, Luigi!
Dopo aver lasciato l’hotel, lo accompagno a scuola e mi dirigo verso Isola Capo Rizzuto (KR).
Sebbene tutti si siano messi a disposizione anche oggi, ho avvertito da subito poco interesse e scarsa partecipazione.
Già dalla segreteria, l’atmosfera era piuttosto fredda.
L’unico momento davvero costruttivo della giornata è stato quando ho aiutato un assistente amministrativo a preparare la sala che avrebbe ospitato l’incontro.
Questo la dice lunga sulla mia delusione.
Un incontro che, nei giorni precedenti, aveva una durata media di circa due ore, oggi si è consumato in poco più di un’ora e un quarto.
Ma ciò che più mi ha colpito è stata la passività della maggior parte degli insegnanti:
tutti silenziosi, di quel silenzio che non comunica attenzione, ma disinteresse.
Per fortuna qualche docente ha partecipato attivamente, con domande anche interessanti.
Tuttavia, tirando le somme, ho la sensazione di aver trasmesso troppo poco a questa platea.
Non il solito gruppetto che alla fine ti circonda, pone domande, ti saluta con calore.
Niente di tutto questo.
Sarà che è venerdì.
SarĂ la voglia di fuggire.
Ma stasera mi sento un po’ deluso.
L’unica persona che mi ha colpito è stata un’insegnante prossima alla pensione.
Avvertendo l’inevitabile necessità di utilizzare il registro elettronico e le potenzialità della tecnologia,
mi ha chiesto se fosse possibile ricevere lezioni personalizzate.
Questo le fa onore: pur intuendo i propri limiti informatici, ha dimostrato grande professionalità e il desiderio di imparare ciò che la sua lunga esperienza ancora non le ha insegnato.
Ora ci dirigiamo verso Rende, dove tireremo le somme di questo nostro percorso settimanale.
E lo faremo – io e il mio amico Luigi – davanti a un buon bicchiere di vino.
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