OSTUNI – Muretti a secco

Quadro

È lunedì. Si riparte.
Una nuova settimana di viaggi e incontri mi attende, e questa volta la cornice è la Puglia.
Il lunedì, si sa, è un giorno ostico per molti, ma oggi l’aria ha il profumo della primavera che bussa alle porte, e tra i colori morbidi e gli odori familiari, mi ritrovo immerso nei ricordi della giovinezza.

Con me c’è Luigi, amico e collega di tante avventure.
Ore 6:45, sveglia puntuale per le consuete operazioni del mattino. Qualche messaggio di buongiorno su WhatsApp, poi giù per le scale dell’hotel di Mesagne: parte ufficialmente un’altra giornata da “viaggiatori scolastici”.

Luigi lo accompagno nella sua scuola, poi prendo la mia strada. Destinazione: Ostuni.
La giornata è incantevole. La primavera ha ormai preso il sopravvento sull’inverno, e lungo la strada, tra ulivi secolari e campi già accesi dal verde nuovo, spuntano loro: i muretti a secco, orgoglio silenzioso di questa terra.

Delimitano confini, ma uniscono paesaggio e storia in un equilibrio perfetto.

È uno spettacolo che commuove.

Arrivo a Ostuni per una visita di cortesia in un nostro Istituto modello. Saluto, stringo mani, poi riparto: alle 12 ho un appuntamento preciso con una nuova scuola.
Mi accoglie un applicato di segreteria che conosco da anni, volto amico, stima reciproca.

Poco dopo arriva un docente, responsabile dell’informatizzazione dell’istituto, e mi guida verso la sala server per l’installazione.
Resto a bocca aperta.
Davanti a me un impianto tecnologico di livello, curato nei dettagli, frutto evidente di competenze solide. Pochi istituti mostrano una struttura simile: è chiaro che qui il terreno è fertile per introdurre la nostra innovazione.

Preparo il materiale per la formazione e ci spostiamo nell’aula multimediale.
Alle 12.00 in punto comincio.
I presenti seguono con attenzione, coinvolti, compiaciuti. Due ore filano via senza fatica.

Alle 15.00 tocca ai docenti. Restiamo nella stessa aula.

Presento la nostra piattaforma, rispondo a domande, colgo reazioni.
Nei loro occhi leggo interesse sincero, nei commenti sento entusiasmo.
Anche oggi, un altro piccolo successo.

Dopo due intense ore – intervallate solo da una breve pausa – io e Luigi torniamo in macchina. La luce calda del pomeriggio ci accompagna mentre attraversiamo la splendida Valle d’Itria, tra trulli, colline morbide e cielo largo.
La meta è Policoro, in Basilicata, dove faremo tappa per la notte.

Domani ci aspetta un’altra regione, un’altra scuola, un’altra storia da raccontare.

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