Un fenomeno da conoscere e combattere.
di Maria La Terra
Il bullismo a scuola è un problema sempre più diffuso che in molti casi può avere effetti devastanti sulla vita degli studenti.
L’ emergere e lo svilupparsi di questo fenomeno sono sempre più frequenti e, talvolta, assume forme eccessive al limite della legalità che si ripercuotono sul vissuto di molti bambini e adolescenti, sia che essi siano persecutori sia vittime.
Può avere conseguenze gravi per la salute mentale e fisica degli studenti.
Può causare ansia, depressione, problemi di autostima e difficoltà di concentrazione, oltre a interferire con la loro capacità di relazionarsi con gli altri. Inoltre, gli studenti che subiscono bullismo sono a maggior rischio di abbandonare gli studi e di avere problemi di comportamento.
È un fenomeno che, purtroppo, colpisce molte persone, soprattutto in ambienti scolastici o giovanili.
Ma cos’è esattamente il bullismo?
Per definizione, il bullismo è un comportamento di sopraffazione sui soggetti considerati più deboli, con violenze fisiche e psicologiche ripetute e continuate da parte di uno o più individui.
Il termine “bullismo” deriva dall’italianizzazione della parola inglese “bullying“.
Per capire gli effetti del bullismo sulle vittime, è fondamentale prima di tutto definire teoricamente il fenomeno.
Inoltre, è molto importante conoscere le varie forme di bullismo che esistono, per poter identificare i luoghi in cui queste possono verificarsi.
In particolare, c’è un interesse crescente per il cyberbullismo, poiché con la continua evoluzione delle tecnologie, sta sostituendo sempre di più il bullismo tradizionale.
![Bullismo](https://diariodiunviaggiatorescolastico.it/wp-content/uploads/2023/02/bullismo-1-1024x576.png)
Conoscere le forme e i luoghi in cui il bullismo si verifica ci consente di stabilire le migliori strategie per prevenirlo e intervenire nei diversi contesti che i giovani vivono.
Il bullismo è, infatti, un insieme di prepotenze ripetute e continuate tra individui che non sono di pari forza, dove la vittima non è in grado di difendersi da sola.
La persona diventa oggetto di azioni di bullismo quando è esposta ripetutamente a comportamenti offensivi da parte di uno o più compagni.
Uno studio più recente ha rilevato che il fenomeno è caratterizzato da quattro dimensioni:
1. Intenzionalità, poiché il bullo mette in atto comportamenti aggressivi premeditati per recare danno all’altro. Il bullismo, infatti, non è un fenomeno di natura istintiva.
2. Persistenza: il rapporto tra bullo e vittima non è caratterizzato da un episodio isolato ma da una serie di comportamenti prepotenti che si ripetono nel tempo.
3. Asimmetria di potere: si tratta di una disuguaglianza di forza tra il bullo che agisce, talvolta con la complicità di altri compagni, e la vittima che invece non riesce a difendersi.
4. Tipologie di manifestazione: l’aggressione può avvenire in modo diretto quindi con offese o minacce, o indirettamente tramite esclusione, diffamazione o utilizzo di social network e strumenti tecnologici.
Il carattere sistematico e volontario rappresenta quindi il criterio cardine che permette di riconoscere eventuali episodi di bullismo.
È fondamentale rilevare che il bullismo è un fenomeno che colpisce maschi e femmine indistintamente.
Mente i ragazzi tendono a mettere in atto aggressioni in forma fisica, le ragazze solitamente praticano il bullismo in forma verbale.
Per prevenire il bullismo a scuola, è importante che tutte le parti interessate – inclusi genitori, insegnanti, studenti e amministratori scolastici, associazioni – lavorino insieme per creare un ambiente accogliente e sicuro.
Diventa indispensabile riconoscere per tempo i segnali di malessere che il giovane presenta.
Gli insegnanti possono svolgere un ruolo importante nel promuovere il rispetto e la responsabilità nella classe, incoraggiando gli studenti a parlare apertamente e a risolvere pacificamente i conflitti.
Riconoscere determinate azioni aggressive o comportamenti violenti, potrebbe aiutare bulli e vittime nella stessa misura al fine di poter evitarli.
Concludo affermando che solo attraverso un impegno costante e una collaborazione efficace, possiamo creare un ambiente scolastico sicuro e accogliente per tutti gli studenti.
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Maria La Terra è un’appassionata insegnante di arte e immagine e referente per il bullismo presso l’Istituto Comprensivo di San Giorgio Morgeto (RC). Con anni di esperienza nell’ educazione e una formazione solida nel campo dell’arte, Maria ispira i suoi studenti a scoprire e sviluppare la propria creatività. La sua passione per l’arte e la sua capacità di trasmettere il suo entusiasmo ai suoi studenti hanno reso le sue lezioni coinvolgenti e divertenti. Maria è anche nota per le sue creazioni artistiche e per i suoi dipinti.