È lunedì. Si riparte. La valigia è sempre lì, nemmeno il tempo di disfarla ed è già ora di rimettersi in macchina. A dire il vero questo week end non ho mai staccato se non per una sana corsetta con gli amici. Stasera sarò a Milano.
E’ lunedì, piove! L’umore non è dei migliori, avrei avuto bisogno di un raggio di sole, magari la vista del mare… invece no, sono diretto in provincia di Trento.
Tanta, tanta strada da percorrere. Ma questo non mi spaventa. Le telefonate si susseguono e mi accompagnano lungo l’autostrada bagnata e trafficata. Un amico, un collega, una scuola. Una sosta per un caffè.
Una bimba piena di riccioli corre. La osservo. Senza volerlo mi urta. Si ferma, mi guarda, sorride e torna dal padre ! L’umore cambia e riprendo il mio viaggio! Arrivo a scuola in perfetto orario.
Raggiungo la sala e poco dopo inizio la presentazione. Il tempo scorre veloce, come la strada che ho percorso per giungere fino a qui.
Come sempre le domande sono tantissime. Vedo le mani che una dietro l’altra si alzano per chiedere la parola. Cerco di rispondere a tutti . Arriviamo alla fine. Il momento dei saluti è ancora carico di spunti per approfondire.
Sono quasi le 18. In compagnia di una Preside percorro il vialetto che mi porta all’ uscita. Salgo in macchina per un altro tratto di strada che mi conduce a Milano. La stanchezza torna come torna la pioggia che batte senza fermarsi la strada.
Le gocce scorrono sul vetro, tergicristallo a velocità costante. Arrivo in hotel.
Il mio stomaco è vuoto. Così vado a cena e posso riordinare le idee in compagnia di una birra. Ripenso a quella bimba, ai suoi riccioli e scrivo così una nuova pagina del mio Diario. In fondo, un raggio di sole questo lunedì me lo ha regalato…