SAN SEVERO – La scuola che vorrei.

Il sole sbuca timidamente dietro le montagne della mia terra, illuminando il mio risveglio con un caldo abbraccio di luce.

Mi alzo dal letto con l’emozione di una nuova avventura.

Io, il viaggiatore scolastico, sono pronto per iniziare una nuova giornata di lavoro.

Ma è una giornata speciale: mi aspettano al Circolo Didattico De Amicis.

Mentre mi preparo, lasciando l’entusiasmo mescolarsi al profumo del caffè, ripenso ai tanti momenti trascorsi in questa scuola.

Ripenso al legame professionale e umano che si è creato negli anni. Alla stima reciproca che condivido con la Dirigente, una persona speciale che ha il dono di contagiare con il suo entusiasmo.

Alle sue collaboratrici, con le quali abbiamo affrontato insieme tanti eventi. Alle insegnanti tutte e alla Dsga, una persona gentile, sorridente e sempre cortese. Agli assistenti amministrativi e ai collaboratori scolastici. Non voglio dimenticare nessuno.

Questa è una delle ragioni per cui torno qui ogni volta con gioia.

Sono persone uniche che credono nel potere dell’educazione, della collaborazione e della trasformazione.

La giornata inizia ufficialmente quando salgo in macchina per percorrere il tragitto che da Avezzano mi porta a San Severo.

È come se ogni giorno fosse un nuovo capitolo da scrivere nel mio diario di viaggio.

Guardando fuori osservo i paesaggi che scorrono veloci. I colori invernali hanno ormai lasciato spazio al verde estivo. I campi dorati di grano mi ricordano quanto sia bella la nostra terra.

È in momenti come questi che mi rendo conto di quanto sia fortunato a poter viaggiare e collaborare con le scuole.

Scopro sempre nuove realtà e incontro persone straordinarie.

Circolo Didattico De Amicis San Severo

Finalmente, arrivo a San Severo. Mi dirigo verso la scuola.

Oggi, insieme, lavoreremo ancora una volta per costruire la “Scuola del Futuro”.

Un progetto ambizioso, iniziato da anni e che la Dirigente ama definire: “La scuola che vorrei”.

Mi avvicino all’ingresso e come sempre sono accolto da sorrisi e saluti calorosi. Gli insegnanti, i collaboratori scolastici e il personale della scuola mi salutano ormai come un vecchio amico e io mi sento subito a mio agio.

È incredibile come ogni volta riescono a farmi sentire parte di questa comunità.

La giornata di lavoro è un susseguirsi di idee e di progetti che prendono forma.

Insieme alla Dirigente e alle sue collaboratrici affrontiamo sfide e immaginiamo il ponte tra le tradizioni del passato e le innovazioni del futuro.

La passione per l’innovazione, la collaborazione, il benessere trasuda da ogni discussione, mentre immaginiamo spazi creativi, strumenti interattivi e percorsi didattici coinvolgenti.

La Scuola 4.0.

Durante una pausa, gustiamo un velocissimo pranzo. Le pietanze si uniscono alle risate e alle conversazioni.

Ogni momento trascorso insieme è un’occasione per condividere esperienze e imparare gli uni dagli altri.

La giornata vola via, ma i risultati che abbiamo ottenuto sono tangibili. Abbiamo posto le basi per una bella innovazione.

Sono grato per il rapporto professionale e umano che ho con questa scuola.

Sono loro, le persone speciali che mi hanno accolto a braccia aperte e che mi continuano ad accogliere ogni volta con calore e amicizia.

Quando salgo in auto per tornare a casa, mi sento ricco di entusiasmo, di nuove idee e di nuove connessioni.

Mentre il paesaggio sfreccia, porto con me il ricordo prezioso di quel legame profondo e di quella nuova giornata trascorsa insieme nell’attesa già che arrivi la prossima.

La mia mente rielabora. Ed è l’inizio di un nuovo capitolo nel mio diario di un viaggiatore scolastico, pronto a scoprire altre meraviglie e a collaborare per un futuro ancora più luminoso nella Scuola. #lascuolachevorrei #diariodiunviaggiatorescolastico

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